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Narco News Issue #46

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Attivisti contadini incarcerati in Colombia

Sede del Movimento Sociale Rurale perquisita, dirigenti arrestati


di Dan Feder
Speciale per The Narco News Bulletin

30 settembre 2007

ARAUQUITA, COLOMBIA: Attorno alle 17 di ieri pomeriggio, la polizia ha perquisito la sede dell’associazione Contadina della Valle del fiume Cimitarra (ACVC) nella città di Barrancabermeja. Contemporaneamente, agenti di sicurezza arrestavano gli integranti dell’ACVC Andrés Gil, Oscar Duque, Evaristo Mena (I tre si trovavano in una riunione comunitaria nel villaggio de El Cagüí) e Mario Martínez (a casa in città).


Oscar Duque
Foto: D.R. 2007 International Peace Observatory
La macchina d’intimidazione dello stato colombiano è entrata pienamente in azione per questa enorme operazione di “sicurezza”. Il Dipartimento Amministrativo di Sicurezza (DAS) ha realizzato sia la perquisizione che gli arresti.
Secondo il comunicato di ieri sera dell’ACVC, circa 50 soldati accompagnarono gli agenti del DAS nella perquisizione dell’ufficio nel centro città. Affrontando le proteste quando arrivarono ad arrestare i tre leaders ne El Cagüí, “gli agenti spararono in aria”.

Un portavoce del DAS a Bucaramenga, dove i quattro sono attualmente detenuti, non ha risposto alle domande né ha rivelato le accuse contro di loro. La fiscalia non rispose al telefono. Non dovrebbe essere un mistero il perché il DAS ha scelto sabato sera per l’operazione, quando la maggior parte degli uffici governativi sono chiusi fino a lunedì.

La ACVC è tra le associazioni rurali meglio organizzate e più forti in Colombia. Esiste da 11 anni ed è composta da comunità rurali della regione conosciuta come “Magdalena Medio,” una valle enorme nel nordest del paese, dove il fiume Magdalena nasce nelle Ande e sfocia nel Mar dei Caribi. Quando vennero definiti i dipartimenti in Colombia, quest’area culturalmente unita era tra questi, ma forti interessi economici l’hanno suddivida tra i dipartimenti confinanti di Santander, Bolívar e Antioquia.

È una regione che ha visto il peggio del conflitto colombiano – dalla nascita del paramilitarismo negli anni 80, ad essere l’obiettivo principale delle fumigazioni aeree dall’inizio del Plan Colombia. Barrancabermeja, la capitale petroliera del paese e la più grande città del Magdalena Medio è stata per molto tempo la roccaforte della sinistra. Ma le massacri paramilitari attorno alla città iniziate nel 1998 ed arrivate al loro apice nel 2001, hanno portato all’invasione della città da parte delle Autodifese Unite Colombiane (AUC),e simultaneamente espulso le guerriglie implementando un breve ma efficiente regno del terrore contro le organizzazioni progressiste e nonviolente e i partiti politici. Migliaia di contadini sono stati costretti ad abbandonare le loro case nelle regioni dove la ACVC era più forte.


Andrés Gil
Foto: D.R. 2007 International Peace Observatory
Ma la ACVC è sopravvissuta a tutto questo, crescendo ed affiliando sempre più comunità, organizzando mobilitazioni ed azioni di resistenza e costruzione di quella che loro chiamano un’economia socialista nella regione. Nel 1998 la ACVC, protestando contro la crisi umanitaria nelle aree rurali, ha diretto un “esodo” a Barrancabermeja, dove i contadini sono rimasti accampati per dei mesi. Alla fine il governo dell’allora presidente Pastrana ha negoziato direttamente con la ACVC, riconosciuto le petizioni e concesso alle comunità le garanzie che chiedevano per il ritorno a casa. Ma la ACVC denuncia che questi accordi non sono stati mantenuti. E da quando il presidente Alvaro Uribe ha preso il potere nel 2002, ha ripetutamente accusato organizzazioni come la ACVC di essere “portavoce del terrorismo” e “il braccio politico” della guerriglia.

Ma Gil, Martinez e Duque sono dirigenti contadini, non guerriglieri. La perquisizione e l’arresto dei tre leaders rappresentano un duro colpo per il movimento sociale nazionale.

I leaders rurali della sinistra colombiana sono spesso obiettivo di arresti con accuse di terrorismo e ribellione. Le accuse sono spesso false, ma quando questi arresti vengono con un “ordine di cattura” firmato dal dipartimento di giustizia del paese, può spesso significare diversi anni in carcere mentre il caso compie il suo corso nel sistema della giustizia legale e si risolve.

Andrés Gil, conosciuto personalmente da questo corrispondente, è un dinamico storico organizzatore. È uno delle colonne portanti del progetto sulla comunicazione (evidente nell’innovativa agenzia stampa promossa da membri ed alleati ACVC, Prensa Rural). Questa non è la prima volta che ha dovuto sottomettersi alla persecuzione legale. Nel 2002 gli è stato posto un altro “ordine di cattura” che lo ha obbligato a nascondersi per tre anni nelle zone rurali. Nonostante ciò, ha continuato a lavorare con le comunità nel Magdalena Medio e a partecipare come membro direttivo dell’ACVC, fino a quando l’ordine è andato in prescrizione.

Anche Oscar Duque ha avuto la sua parte di problemi legali, arrestato nell’Ottobre 2006. Ad ogni modo, fu arrestato illegalmente, senza ordinanza, e grazie alla pressione nazionale ed internazionale, fu rilasciato dopo pochi giorni.

Questa volta le autorità sembrano avere appreso dai loro errori – le ordinanze erano scritte e la polizia ha arrestato gli attivisti prima che sapessero che erano stati emessi ordini di cattura nei loro confronti.

La perquisizione e gli arresti arrivano giusto due settimane prime della prevista grande mobilitazione nonviolenta contadina a carattere nazionale contro l’amministrazione del presidente Uribe e le sue politiche economiche. In uffici, appartamenti, case e fattorie per tutto il paese dove leaders sociali, sindacalisti, avvocati, contadini e lavoratiri lottano contro un narco-stato e il suo capo guerriero della droga a Washington, la tensione cresce e tutti si chiedono chi sarà il prossimo.

Continua…

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