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Narco News Issue #39

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Comunicato per chiarire le menzogne al nostro passaggio per Oaxaca


del Subcomandante Insurgente Marcos
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

14 febbraio 2006

Agli aderenti alla “Altra Campagna”
Al popolo del Messico

Compagne e compagni
Fratelli e sorelle

Al fine di chiarire le menzogne montate da alcuni mezzi di comunicazione relativamente al nostro passaggio per le terre degne della Oaxaca del basso e a sinistra, dichiariamo quanto segue:

Primo – La Sezione 22 del SNTE-CNTE, come spiegato dai suoi dirigenti, è un raggruppamento pluralista dove si trovano insegnanti di diverse posizioni politiche che coprono tutto lo spettro ideologico, compresi simpatizzanti del PRI, PAN e PRD e di altri partiti politici, ed anche quelli che non concordano con questi. Inoltre, per quanto sappiamo, il magisterio oaxaqueño, nella sua immensa maggioranza, è democratico ed ha contrastato il sindacato giallo con decisione e coraggio. Questo lo ha dimostrato la sua lotta lungo molti anni. Molti insegnanti hanno sottoscritto la Sesta Dichiarazione e hanno aderito alla “Altra Campagna” e per questo, come Commissione Sesta dell’EZLN, abbiamo accettato l’invito a dialogare con loro e pernottare nelle loro sedi la notte del 9 febbraio 2006.

Secondo – La notte del giorno 9, dopo un meeting nello Zocalo della Città di Oaxaca, abbiamo avuto una riunione con gli insegnanti democratici della Sezione 22 del SNTE-CNTE. Nella riunione abbiamo ascoltato domande, critiche e dimostrazioni di simpatia, tutto nel massimo di rispetto. Nel nostro intervento abbiamo risposto alle domande ed alle critiche con un fondamento storico sulla nostra posizione critica rispetto alla classe politica messicana, in particolare rispetto al PRD. Dopo il nostro intervento molti insegnanti hanno manifestato il loro appoggio ed interesse e noi ci siamo quindi ritirati affinché la Sezione 22 continuasse l’assemblea che riguardava questioni relative alla corporazione.

Terzo – Per ragioni di mancata organizzazione, come ci è stato poi spiegato dai dirigenti della Sezione 22, i compagni della Karovana che accompagna questo primo giro (che coprono per i media di comunicazione alternativi la parola della “altra” nei diversi stati), sono rimasti bloccati senza poter nè raggiungere i loro luoghi di riposo nè l’esterno. Quando lo abbiamo saputo, abbiamo chiesto agli organizzatori di permettere a questi compagni di accedere all’edificio in cui stavamo noi o che potessero raggiungere le loro auto. Come ci è stato spiegato in maniera esauriente, per questioni di sicurezza interna, quando si svolge un’assemblea del magisterio democratico, si chiudono tutte le porte. Questo per evitare l’infiltrazione di provocatori e spie governative. Alle 00:00 del giorno 10 febbraio, dopo un attimo di sconcerto le porte si sono aperte. Poiché l’assemblea del magisterio proseguiva e non era possibile che la Karovana avesse uno spazio adeguato per riposare, abbiamo deciso di lasciare il posto dove ci eravamo sistemati. Questo come dimostrazione minima di lealtà verso chi si fa carico che la voce della “altra” arrivi dappertutto e per farlo, sopporta carenze e scomodità. In assenza del Coordinamento Statale della “altra” in Oaxaca, abbiamo chiesto ai compagni del Consiglio Indigeno Popolare di Oaxaca – Ricardo Flores Magón (CIPO-RFM) di metterci a disposizione gli stessi posti dove avevamo pernottato la notte dell’8 febbraio e lì siamo stati quella notte e la seguente.

Quarto – In nessun momento ci sono stati contrasti o scontri fisici tra la Commissione Sesta dell’EZLN e membri del magisterio democratico. Non si è distrutto né danneggiato alcun mobile delle installazioni del sindacalismo magistrale di Oaxaca. I compagni del magisterio che si occupavano di noi, ci hanno sempre trattato con rispetto ed attenzione. In nessun momento ho pronunciato frasi come “al diavolo i maestri” o “non abbiamo bisogno del magisterio”. Non solo perché abbiamo bisogno di loro, ma anche perché il nostro disagio non era con gli insegnanti democratici ma con l’organizzazione. Nella riunione plenaria degli aderenti “dell’Altra nelle Valli Centrali di Oaxaca”, la versione fornita dal magisterio democratico oaxaqueño ha presentato le necessarie e sufficienti scuse per questa disorganizzazione, scuse che sono state accettate dalla Commissione Sesta dell’EZLN, come compagni di lotta quali siamo.

Quinto – Le menzogne su quanto avremmo presuntamente detto o fatto, provengono da alcuni insegnanti simpatizzanti del PRD e di AMLO, sicuramente infastiditi dalle nostre critiche al loro irrefrenabile spostamento a destra. Sulla base di queste bugie alcuni media hanno montato notizie ed immagini che non solo non sono delle nostre riunioni, ma sono prefabbricate e “montate” per i loro “notiziari”.

Sesto – Guardiamo con soddisfazione e salutiamo questa campagna di disinformazione realizzata da alcuni mezzi di comunicazione. Significa che le campagne pubblicitarie dei partiti politici stanno fallendo, che noi continuiamo a crescere come movimento di ribellione nazionale, che ci temono come un’alternativa reale al sistema politico, economico e sociale imposto con la violenza e le menzogne al nostro paese. Il miglior omaggio, a parte l’appoggio della gente umile e semplice alla nostra proposta che abbiamo ricevuto nella “altra” campagna, è costituito dalle crescenti dimostrazioni di paura dei potenti e dei loro servitori.

Settimo – Al popolo del Messico diciamo di non credere alle bugie che dicono su di noi lassù in alto e che è meglio ascoltare ciò che in basso e a sinistra continua a crescere, prima come un mormorio, poi come un grido. Ai compagni della “altra” in tutto il Messico diciamo di cercare la verità su quanto sta accadendo, sui media alternativi di comunicazione e sulla poca stampa che se guarda verso il basso.

Dall’Alta Puebla
Per la Commissione Sesta dell’EZLN
Subcomandante Insurgente Marcos
Messico, Febbraio 2006

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