<i>"The Name of Our Country is América" - Simon Bolivar</i> The Narco News Bulletin<br><small>Reporting on the War on Drugs and Democracy from Latin America
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Narco News Issue #40

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Contro la repressione e per la difesa dello stato di diritto

Lettere alla redazione del quotidiano La Jornada di attivisti sociali e docenti universitari messicani


La Jornada: El Correo Ilustrado

5 maggio 2006

Contro la repressione e per la difesa dello stato di diritto
Sig.ra direttrice:
profondamente preoccupati per gli avvenimenti in San Salvador Atenco, manifestiamo quanto segue:

1. riproviamo la soluzione di forza sproporzionata applicata nel conflitto sociale che si generato in San Salvador Atenco e che contravviene i principi fondamentali dei diritti umani dell’ONU, in particolare quello di proporzionalità stabilito nell’artocolo 3: “I funzionari incaricati di far adempiere alla legge potranno usare la forza solo quando sia strettamente necessario…”. Esponiamo la necessità di stabilire una via di soluzione politica che permetta di affrontare a fondo le cause che hanno portato a questa situazione ed evitare la escalation di questo conflitto.

2. in altre parti del paese e recentemente in Michoacán, abbiamo osservato il governo agire dallo stesso modo, combinando forze locali e federali nella repressione dei movimenti sociali. Le modalità di realizzazione di questi operativi hanno generato una violenza sproporzionata con un saldo di alti costi umani e sociali. Non possiamo legittimare l’uso della forza come mezzo per risolvere le richieste sociali.

3. La convivenza sociale e politica deve essere basata sulla democrazia e sulla giustizia, perciò per ristabilire le condizioni di convivenza nella zona si richiede avanzare con un processo di dialogo per la distensione del conflitto, la liberazione dei detenuti, la ricostruzione del tessuto sociale e la soluzione delle tematiche irrisolte. La realizzazione di un’investigazione che chiarisca gli avvenimenti.

4. Lanciamo pure un appello urgente affinché si rispetti il pieno esercizio dei diritti umani riguardo alle diverse manifestazioni di protesta che si stanno sviluppando, come la realizzazione di un’investigazione sui fatti che hanno portato a questa preoccupante situazione. Esigiamo informazioni sulla situazione giuridica e sulla salute dei più di 200 detenuti e detenute durante gli scontri e gli operativi di questi giorni.

5. Lanciamo un appello alla serenità e la calma delle distinte parti per trovare un punto di dialogo per risolvere il conflitto.

Distintamente

Mons. Samuel Ruiz García; Pablo González Casanova; Mons. Raúl Vera López; Fr. Gonzalo Ituarte, Orden de los Predicadores; Miguel Concha Malo, Centro de Derechos Humanos Francisco de Vitoria; Edgar Cortez, Red de Derechos Humanos Todos los Derechos para Todos; David Velasco, Centro Pro; Brisa Maya, Cencos; Blanca Martínez, Centro de Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas; Miguel Alvarez Gándara, Serapaz; Magdalena Gómez, Paz con Democracia; Fabián Sánchez, Comisión Mexicana de Defensa y Promoción de los DHS; Francisco Ramírez y José Alberto López, ANAD; Pilar Puerta, Comité de Derechos Humanos ASIS; Lourdes Villagómez, Centro de Estudios Ecuménicos; Adrián Ramírez López y María Elena Hernández Márquez, Liga Mexicana de Derechos Humanos; Jessica Sánchez Maya, Liga Mexicana de Derechos Humanos; Pedro Hernández Flores, Comité de Derechos Humanos de la Huasteca y Sierra Oriental; Javier Enrique, Colectivo contra la Tortura y la Impunidad AC; Claudia Cruz, Milenio Feminista; Espacio DESC, Capítulo Mexicano; Casa y Ciudad de Coalición Hábitat México; Cátedra UNESCO de Derechos Humanos de la UNAM; Centro de Estudios Sociales y Culturales Antonio de Montesinos; Centro de Reflexión y Acción Laboral (Cereal), Fomento Cultural y Educativo; DECA Equipo Pueblo; Defensoría del Derecho a la Salud; FIAN Sección México; Liga Mexicana por la Defensa de Derechos Humanos

Che si chiariscano i fatti

Sig.ra direttrice:

noi che sottoscriviamo ci manifestiamo per il rispetto ai diritti umani dei detenuti nella comunità di San Salvador Atenco, esigiamo il chiarimento dei fatti e ripudiamo la politica repressiva del governo dello stato applicata contro ai movimenti sociali. Se la repressione è quella che si antepone alla negoziazione, che sessennio ci aspetta?

Distintamente

Frente Amplio de Organizaciones Sociales, Colectivo Genovevo de la O, Asociación de Derechos Humanos del Estado de México, Frente Mazahua. Kh’a Muro Ñhu’u (Haciendo Camino). Responsable de la publicación: Mónica Hurtado

Preoccupazione per gli eventi di Atenco

Cara Carmen:

nelle sue rime Don Arcadio Hidalgo diceva: “Un ventaccio di protesta / Sognai che si alzava / e che finalmente informava / quest’animale che appesta…”.

Nella sua fase terminale il sessennio foxista dà calci come uno che annegando: mostra la sua cronica incapacità di risolvere problemi, il suo continuo buttare benzina al fuoco e la sua ignorante volontà di insanguinare al paese.

Applicare rancorosamente il “né perdono né dimentico” a quelli di Atenco che hanno lottato degnamente fino ad impedire che si facesse un aeroporto sulle sue terre.

I fatti successi nello stato del Messico fanno male, preoccupano, indignano, per dire poco. Sembrerebbe che l’ultradestra in Messico scommetta tutte le sue carte sulla decomposizione sociale e sulla guerra civile e che in ciò impegni tutti i suoi sforzi, condizionando quindi il nostro futuro.

Paradossalmente, l’EZLN dopo avere dichiarato la guerra al malgoverno ha funzionato come un gran canalizzatore e catalizzatore dello scontento sociale; ognuna delle sue iniziative cerca di organizzare la società e di lottare per la via pacifica.
L’altra campagna è un appello urgente a tessere i nostri dolori e le nostre speranze, ad organizzarci, a fare del nostro paese beneamato e ripulito un luogo abitabile dove la pace, la giustizia, la democrazia si costruiscano giorno per giorno da parte di tutti.
Con un abbraccio fraterno

Beatriz Zalce

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