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Narco News Issue #43

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Arrestano ed imprigionano Flavio Sosa, portavoce dell'APPO

Detenuto insieme ad Ignacio García e Marcelino Coache nel Distretto Federale


di Juan Trujillo
Narcoesfera

5 dicembre 2006

Città del Messico, 4 dicembre 2006 - Oggi pomeriggio, come informano diversi media commerciali, uno dei dirigenti più noti dell’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO), Flavio Sosa Villavicencio insieme a suo fratello Horacio, Ignacio García e Marcelino Coache sono stati arrestati in questa città per la loro presunta partecipazione nei “reati” della giurisdizione comune tra i quali: furto e attacchi alle vie di comunicazione, sedizione ed incitamento alla violenza.

In particolare, Flavio Sosa è stato fermato in base ad un mandato di cattura per furto, danni, furto aggravato con violenza, danni dolosi, danni per incendio, lesioni, sequestro e lesioni aggravate.

Horacio è accusato di sequestro, lesioni aggravate e furto aggravato con violenza alle persone.

Gli altri due dirigenti delle APPO detenute, Ignacio García Maldonado e Marcelino Coache Verano rimarranno nella delegazione della PGR, dove sono già stati accusati di resistenza alle autorità, perché loro non avevano mandato di cattura, ma secondo la PGR hanno cercato di aggredire gli agenti che stavano fermando i loro compagni.

Questi arresti sono stati eseguiti dopo che i leader del movimento popolare avevano terminato una conferenza stampa e dopo che un giudice federale ha girato il mandato di apprensione corrispondente.

Dopo la detenzione di Flavio Sosa, suo fratello ed altri compagni, a sera sono apparsi di fronte alle camere televisive in un centro di detenzione della Procura Generale della Repubblica (PGR) ubicato in Azcapotzalco.

In quei momenti, alle 23 e 20, si sviluppa un operativo di polizia con le forze federali della PFP e dell’Agenzia Federale di Investigazione (AFI), con l’aiuto mediatico della televisione per trasferire via terra alla prigione di massima sicurezza dell’Altopiano, prima chiamato La Palma, ubicato in Almoloya de Juárez, nello stato del Messico.

Il dirigente dell’APPO ha partecipato negli ultimi mesi ai negoziati col governo federale dell’ex-presidente Vicente Fox ed è stato protagonista nello scontro contro le forze federali nelle vicinanze dell’Università Autonoma Benito Juárez (UABJO) lo scorso 2 novembre quando l’APPO riuscì a far ripiegare la PFP ed a ottenere il trionfo militare.

Mobilitazioni a Oaxaca

Il portavoce dell’APPO, Florentino López, ha annunciato – dalla clandestinità – l’inizio di una serie di mobilitazioni a livello nazionale ed internazionale per chiedere la liberazione dei dirigenti arrestati questo lunedì a Città del Messico.

Intervistato telefonicamente da Jorge Octavio del quotidiano EL Universal, ha detto di essere “protetto” in qualche posto a Oaxaca per ovvie ragioni di sicurezza.

Ma ha annunciato che l’APPO organizzerà mobilitazioni a partire da domenica 10 dicembre.

Florentino López ha accusato il governo di Felipe Calderón di agire col “doppio viso”, perché da una parte annuncia la ripresa del tavolo di dialogo e d’altra parte arresta i dirigenti.

Tutto questo può definirsi come un atto di tradimento e quindi l’APPO manterrà il contatto con i mezzi informativi attraverso la sua pagina di Internet, come attraverso le telefonate ai reporter, così come ha fatto fino ad ora.

Breve storia dell’attivismo politico di Sosa

Durante le elezioni dell’anno 2000, Flavio Sosa aveva appoggiato allora il candidato panista, ed ora ex-presidente, Vicente Fox dall’organizzazione Nuova Sinistra di Oaxaca. Soda è stato militante del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) ed a Oaxaca nel Partito Unità Popolare. Da questo organismo appoggiò Héctor Sánchez nelle elezioni locali del 2004, nelle quali questo candidato ottenne più di 40mila voti. Inoltre Sosa è stato dirigente dell’Unione Contadina Democratica (UCD), che partecipa nel PRD, ed ottenne una deputazione federale. Tempo dopo, cercò di entrare nell’apparato statale di questo partito, dal che derivò una rottura tra lui e l’UCD.

Flavio Sosa, come membro dell’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO), a partire dal conflitto oaxaqueño dal giugno di questo anno, è risaltato come uno dei più eccellenti dirigenti del movimento popolare. Il 26 novembre, la sua casa nella capitale di Oaxaca è stata bruciata da paramilitari e suo fratello Eric è stato arrestato ed inviato ad una prigione in Tamaulipas.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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